
Raffaello e l’antico nella Villa di Agosto Chigi
L’importante mostra Raffaello e l’antico nella Villa di Agosto Chigi a cura di Alessandro Zuccari e Costanza Barbieri, che si tiene a Villa Farnesina , chiude le celebrazioni del Trittico dell’Ingegno Italiano, iniziato con la mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità (2019) e proseguito nel 2021-2022 con le tre mostre dedicate a Dante: La biblioteca di Dante; La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media; Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia.
L’esposizione mette in luce un aspetto cruciale del Rinascimento italiano: la svolta classica di Raffaello nel secondo decennio del Cinquecento è nota grazie a numerosi studi, ma poca attenzione è stata finora riservata all’influenza che la collezione di statue, sarcofagi, cammei, rilievi, libri e monete antiche di Agostino Chigi ha avuto sull’Urbinate. Indagini più approfondite infatti, hanno permesso di ricostruire in modo più circostanziato quelle “magnifiche raccolte”, disperse dopo la morte del banchiere senese e trasmigrate in altre grandi collezioni romane ed europee. Grazie ad importanti prestiti di opere provenienti dal Museo Nazionale Archeologico di Napoli, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dai Musei Capitolini e dal Museo di Palazzo Altemps di Roma, dallo Staatliche Kunstsammlungen-Skulpturensammlung di Dresda, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e dai Musei Vaticani è stato possibile riallestire, almeno in parte, la collezione di Agosto Chigi nel suo luogo originario e avere piena comprensione quanto sia stata fonte d’ispirazione per lo stile classico di Raffaello e della sua scuola, di Peruzzi, di Sebastiano del Piombo e del Sodoma, contribuendo allo sviluppo del pieno Rinascimento.
Il ricco catalogo della mostra è pubblicato da Bardi Edizioni s.r.l.