
Hendrik Christian Andersen. Una biografia italo-americana
La mostra alla Casa museo Andersen, curata da Maria Giuseppina di Monte e Valentina Filamingo, ripercorre il viaggio italiano di Hendrik Christian Andersen e la scelta di Villa Helene a Roma come sua dimora dal 1925 circa al 1940, data della morte dell’artista. Il percorso dell’esposizione si articola in quattro sezioni, ognuna delle quali rappresenta una parte o un aspetto della vita degli Andersen, famiglia di artisti proveniente dalla Norvegia, emigrata successivamente negli Stati Uniti e stabilitasi da ultimo a Roma.
Nella prima sezione “Andersen e la sua dimora” sono presentati gli ambienti del piano nobile abitato dalla famiglia e riallestito con arredi, suppellettili, dipinti e sculture originali da poco restaurati così come si presentava all’epoca in cui la famiglia vi risiedeva; grazie alle foto d’archivio, infatti, è stato possibile ricostruire l’interno del primo piano dello studio-abitazione. La seconda sezione intitolata “La grande utopia” espone progetti, disegni e fotografie del Centro Mondiale di Comunicazione che Andersen non vide mai realizzato; nella terza sezione “Gli affetti” è ospitata una selezione di dipinti e sculture che rappresentano i membri della sua famiglia. L’ultima sezione “La cerchia di amici” è infine dedicata al gruppo di amici e conoscenti che frequentavano casa Andersen e condividevano le stesse idee: si trattava di intellettuali, artisti, filantropi e giornalisti. Primo fra tutti lo scrittore Henry James che Hendrik Andersen conobbe proprio a Roma.
L’esposizione è un’occasione rara per il pubblico non soltanto di ammirare tutte le opere e i manufatti esposti, ma anche di immergersi nel fervore culturale che animava la Capitale nella prima metà del XX secolo.